Acuto osservatore della realtà e delle persone che lo circondavano, Sebastiano Satta era solito realizzare schizzi che spesso si rivelavano veri e propri ritratti delle varie figure che popolavano le aule del tribunale: dai giudici, agli imputati o ai testimoni. Altre volte invece la mano del poeta riproduceva immagini legate alla natura, al paesaggio o […]
continuaRaimondo Carta Raspi. La vendetta e il brigantaggio nei “Canti Barbaricini” di S. Satta
continuaSebastiano Satta. Canti barbaricini. Società Editrice La Vita Letteraria, 1910 (Prima edizione dell’opera)
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